Oggi si tiene il referendum voluto dal governo ungherese sulle politiche migratorie dell'UE. Gli oltre otto milioni di elettori ungheresi troveranno sulla scheda il seguente quesito: “Volete che l’Unione Europea possa prescrivere l’insediamento obbligatorio di cittadini non ungheresi, anche senza il consenso del Parlamento ungherese?”.
Una domanda provocatoria, nata in seno ai Paesi di Visegrad, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia, che stanno facendo fronte comune per contrastare le politiche sui migranti di Bruxelles.
Esiste un ampio fronte della società civile ungherese che non condivide la decisione del governo di Budapest. Tra queste segnalo la posizione della sezione ungherese dell'Union of European Federalists che ha diffuso un breve film (la cui regia è di Hegedüs Péter) in cui viene intervistata Eva, una sopravvissuta dal Campo di sterminio di Auschwitz.
Nella nota di presentazione del film Sándor Hegedűs, a nome della sezione ungherese dell'UEF, invita a boicottare il referendum del 2 ottobre e, se costretti al voto dagli oligarchi provinciali, ad annullare la scheda ponendo una "X" in entrambe le scelte referendarie.