La forza dei federalisti europei. Contributo per un’azione efficace

di Guido Montani
L’Unione europea è sempre più vicina al collasso. Alcuni commentatori la considerano ormai spacciata. Tuttavia un barlume si scorge nel buio. Tentiamo di seguirlo e cerchiamo di impedire che si spenga.
Le notizie sul dibattito costituzionale in corso nel Gruppo Spinelli, filtrate attraverso l’UEF, lasciano sperare in un rilancio su buone basi del processo costituente. Guy Verhofstadt è un politico abile e determinato a condurre in porto la battaglia federalista, ma sappiamo per esperienza che questo non basta.
Un grande piano europeo di conversione ecologica per battere la crisi e il terrorismo

di Guido Viale *
La guerra non è fatta solo di armi, eserciti, fronti, distruzione e morte. Comporta anche militarizzazione della società, sospensione dello stato di diritto, cambio radicale di abitudini, milioni di profughi, comparsa di “quinte colonne” e, viva iddio, migliaia di disertori e disfattisti, amici della pace. Quanto basta per capire che siamo già in mezzo a una guerra mondiale, anche se, come dice il papa, “a pezzi”.
Siamo dentro una guerra che può uccidere l'Europa: a meno che si desti

di Etienne Balibar (*)
Sì, siamo in guerra. O meglio, siamo ormai tutti dentro la guerra. Colpiamo e ci colpiscono. Dopo altri, e purtroppo prevedibilmente prima di altri, paghiamo il prezzo e portiamo il lutto. Ogni persona morta, certo, è insostituibile. Ma di quale guerra si tratta?
Continueremo a fare tutto ciò che era giusto. Gli europei contro il terrorismo

di Salvatore Sinagra
Venerdì tredici novembre, sono a letto, cerco di prendere sonno, tra poche ore, non saranno nemmeno le sei del mattino, prenderò un taxi che mi porterà in stazione per andare a Roma ad un impegno politico. Mia moglie mi chiede di non partire perché ha appena appreso che a Parigi, in un balordo venerdì sera, in una serie di attentati i terroristi dell’ISIS hanno fatto oltre cento vittime e forse il prossimo obiettivo sarà Roma.
L’Eredita di Helmut Schmidt, l’Europa, il mondo.

di Salvatore Sinagra
In questi giorni, dopo una vita lunga ed intensa se n’è andato Helmut Schmidt, quinto cancelliere della repubblica federale tedesca, uno degli ultimi superstiti della stagione della Ost Politik.
Quando non avevo ancora cinque anni mi hanno regalato un mappamondo; chiedevo a mia madre di dirmi le capitali dei paesi e non riuscivo a capire perché la Germania ne avesse due. Quando dieci anni fa ho iniziato a interessarmi della storia tedesca del secondo dopoguerra molti protagonisti della stagione dell’Ost Politik erano ancora vivi, da aprile scorso sono scomparsi Gunter Grass, Egon Bahr e Helmut Schmidt. Con loro se ne va un pezzo del secolo breve.