L’Europa non cade dal cielo - in vista dell'appuntamento di Ventotene

Comunicato stampa del Movimento europeo.
21.22 maggio 2016
I.Le istituzioni delle democrazie nate o rinate in Europa alla fine della seconda guerra mondiale rappresentano - insieme all’impegno costante della società civile - la più potente difesa immunitaria contro i rischi di tentazioni totalitarie. Il progetto di un’Europa unita – immaginato da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann e Ada Montanari a Ventotene nel 1941 - ha attratto a sé le nuove democrazie nazionali nel dopo-guerra ed ha accelerato la fine dei totalitarismi fascisti in Grecia, Portogallo e Spagna e dei totalitarismi comunisti nell’Europa centrale e Orientale.
L'appello per una politica migratoria umana ed un'Europa federale diventa europeo e promuove gli appuntamenti di Pozzallo e di Ventotene

Oltre 130 firmatari da 18 paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Grecia, Cipro, Austria, Slovenia, Kosovo, Regno Unito, Portogallo, Olanda, Polonia, Romania, Turchia e Svezia) molti dei quali rappresentativi di associazioni e ONG che si occupano giornalmente di democrazia e diritti di profughi e migranti hanno sottoscritto l'appello "Senza una politica migratoria umana e un'Europa federale non c'è futuro" e lo fanno diventare europeo. A partire da questi primi sostenitori e dalle 50 associazioni che hanno sottoscritto l'appello sarà possibile creare una rete veramente europea e far pressione sul Parlamento europeo.
Da Roma a Ventotene in marcia per l'Europa federale

(*) Nelle conversazioni con i giovani ho constatato spesso il loro interesse per il “Manifesto di Ventotene” e l’idea che l’unità federale dell’Europa sia oggi ancora più necessaria per affrontare nuovi e altrettanto gravi problemi comuni.
Ho scoperto in molti giovani un pensiero che potrebbe essere formulato con le parole scritte da Altiero Spinelli alla vigilia della firma dei trattati di Roma nel marzo 1957:
“La Federazione europea non è un bell’ideale cui rendere omaggio per poi occuparsi d’altro ma un obiettivo per la cui realizzazione occorre agire ora: non si tratta di un invito a sognare ma a operare”.
Lettera ai parlamentari italiani dei sottoscrittori dell'appello "Senza una politica migratoria umana ed un'Europa federale non c'è futuro"

Appello "Senza una politica migratoria umana ed un'Europa federale non c'è futuro"
Ai membri del Parlamento italiano.
18 aprile 2016
Gentile Onorevole,
mentre scriviamo queste righe, e subito dopo la visita del Papa all'isola di Lesbo, arriva l'ennesima strage di 400 migranti morti annegati nel Mar Mediterraneo. Esattamente un anno fa, il 18 aprile 2015, più di 800 migranti perdevano la vita nello stesso mare. Di fronte alla trasformazione del Mar Mediterraneo in un cimitero e all'inefficacia delle politiche europee non possiamo restare indifferenti.
Per questo motivo con la presente Le segnaliamo il testo dell'appello "Senza una politica migratoria umana ed un'Europa federale non c'è futuro" lanciato il 6 aprile su iniziativa di "Europa in movimento" che ha ripreso e condiviso, con una cinquantina di primi firmatari rappresentativi del mondo dell'associazionismo dei diritti di profughi e migranti, la lettera aperta redatta dai giovani federalisti europei di Pescara che hanno denunciato con un preciso atto di accusa l'accordo tra la UE e la Turchia sia dal punto di vista politico che giuridico.
Appello "Senza una politica migratoria umana ed un'Europa federale non c'è futuro"

APPELLO ALLE ISTITUZIONI ED ALLE CITTADINE E AI CITTADINI EUROPEI *
Le nostre critiche all'accordo UE-Turchia: perché lo riteniamo illegale ed esigiamo il ritorno dell'Europa ai valori dei Padri fondatori.
Ogni giorno di più le frontiere europee ed il Mediterraneo si macchiano di sangue innocente. Dal 1° gennaio al 24 marzo di quest'anno 531(1) uomini, donne e bambini hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l'Unione Europea per fuggire da guerre, povertà e trovarvi un futuro migliore.
Vogliamo un'Europa dalle porte aperte, che garantisca ai migranti una via d'accesso sicura e legale senza costringerli a mettere a repentaglio la propria vita.