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Matteo Renzi al PE © European Union 2014 - European Parliament. (Attribution-NonCommercial-NoDerivs Creative Commons license)

Ringrazio Paolo Acunzo per aver lanciato questo dibattito sulla Sinistra e la linea portata avanti dal Governo Renzi in Europa che mi da la possibilità di esprimere un mio punto di vista su questo blog, suffragato da dati di fatto.

Si parla tanto in questi giorni della deriva nazionalista che avrebbe preso il Premier Renzi, qualcuno ha avuto anche il coraggio di paragonarlo a Salvini o a Grillo. Roba da non credere! Tanti attacchi non li aveva avuti neanche Silvio Berlusconi quando era Presidente del Consiglio.

 

Se volessimo essere maliziosi potremmo pensare che qualcuno speri che al nostro Premier arrivi una lettera dalla UE come accadde a Berlusconi nel 2011 quando lo spread tra i nostri titoli e quelli tedeschi era di oltre 500 punti. Poi è arrivato Monti con le sue misure di austerità che tutti conoscono.

Il 22 Febbraio 2014 Renzi diventa Presidente del Consiglio, il 27 Febbario (dopo 7 anni di stucchevoli discussioni) il PD entra nel PSE! Nel Maggio 2014 alle elezioni Europee, il PD ottiene il 40,8% e 35 parlamentari . Il PD, appena entrato nel PSE, è "l'azionista di maggioranza" del PSE ed è il partito più votato d' Europa.

Dopo le elezioni però non avevamo ancora un Presidente della Commissione. Infatti il PPE che aveva proposto Juncker aveva ottenuto il 28%, il PSE che aveva sostenuto Martin Schulz ottenne il 25% mentre Verhofstadt (ALDE) solo il 9%.

Il PSE, con l'importante contributo del PD di Matteo Renzi, decise alla fine di sostenere Juncker sulla base di un programma fondato sulla "maggiore flessibilità". Juncker diventa dunque Presidente della Commissione Europea con l'importante contributo del PSE e dell'ALDE.

Rispetto ai 10 anni precedenti di gestione Barroso, fondati sull'austerità, l'Europa sembra aver imboccato una nuova strada anche con l'importante contributo del governo italiano ! L'Italia, al di là di quello che ne dicano i detrattori del Governo Renzi, ha grande rispetto per l'Unione Europea essendone uno dei principali fondatori.

E' la patria di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Mario Albertini, Eugenio Colorni, ovvero coloro che teorizzarono la necessità degli Stati Uniti d'Europa dopo anni di egoismi nazionali che stavano distruggendo l'Europa.

L'Italia ha sempre rispettato il parametro di Maastricht ovvero il rapporto del 3% deficit/PIL mentre altri Stati, come la Germania, hanno sforato il 3% per fare le riforme delle quali oggi la Merkel si vanta tanto.

L'Italia, dopo 20 anni di stagnazione, sta facendo le riforme che avrebbero dovuto essere fatte tanti anni fa. Non ha la bacchetta magica, non può cambiare le cose col semplice "schiocco delle dita", ci vuole tempo. Ed è proprio facendo le riforme che il nostro Paese sta dimostrando di essere credibile!

Ci sono diversi episodi, oltre quello dell'aver contribuito all'introduzione della flessibilità in Europa, che testimoniano quanto l'Italia ci tenga all'integrità dell'Unione Europea.
Il nostro Paese ha dato un contributo fondamentale quando la Germania cominciava il suo processo di riunificazione. Ha partecipato al salvataggio, dando 64 milioni di euro, delle banche di Spagna. Per non parlare degli aiuti alla Grecia che, fino a pochi mesi fa, era sull'orlo del baratro!

Grazie al nostro paese ora il tema dell'immigrazione non è solo italiano ma anche europeo. Fino a poco tempo fa, quando si svolgevano i Consigli europei, solo il Premier maltese Joseph Muscat e il Premier italiano Matteo Renzi avevano a cuore il problema dell'immigrazione. I Premier degli altri paesi prestavano poca attenzione al tema. Ora l'emergenza immigrazione è sentita in tutta Europa!

Spero di essere riuscito a dimostrare, sulla base delle argomentazioni di cui sopra, che se l'Italia si lamenta dell'Europa lo fa a ragion veduta essendo sempre corretta nei confronti della stessa. Il nostro Paese vorrebbe semplicemente che anche gli altri Stati europei rispettassero le regole e si schierassero a favore della costruzione della Federazione europea come molti autorevoli esponenti dell’attuale governo italiano.

 

 

(*) Il dibattito avviato da Paolo Acunzo sul blog con l'articolo "Sono compagni che sbagliano sull'Europa" è proseguito con il contributo di Salvatore Sinagra "". Se avete commenti o volete proporre articoli sul tema scrivete alla redazione del blog: redazione@europainmovimento.eu

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Autore
Massimo Minnetti
Author: Massimo Minnetti
Bio
Massimo Minnetti è militante MFE sezione di Roma "Altiero Spinelli", dove si occupa della gestione del sito per comunicare e dilvugare le attività che organizza la sezione di Roma (www.mferoma.eu). Si occupa inoltre di socialnetworking ed è proprietario e gestore di un blog personale.