Gentile Presidente Giuseppe Conte,
abbiamo letto il comunicato stampa(*) a commento della riunione tecnica di Bruxelles a cui hanno partecipato i rappresentanti di dodici governi nazionali.
Come era prevedibile la riunione si è conclusa con nessuna decisione perché alla Commissione europea non è stato attribuito dagli Stati il potere di imporre una ripartizione dei richiedenti asilo che giungono sul territorio di un paese membro e perché i capi di Stato e di governo hanno concluso nel Consiglio europeo di giugno che la ripartizione avvenga in modo volontario.
Le minacce di Salvini e Di Maio sulla partecipazione dell’Italia al bilancio europeo sono state confusamente lanciate sia sul contributo che il nostro paese versa annualmente nelle casse europee, un contributo giuridicamente obbligatorio e che rappresenta un decimo della somma incautamente citata da Di Maio, sia sulle prospettive finanziarie 2021-2027 su cui un non-accordo sarebbe per l’Italia ben peggiore di un accordo sulle proposte della Commissione europea.
In attesa che le minacce di Salvini e Di Maio si concludano con un nulla di fatto, ci aspettiamo che il Presidente della Repubblica liberi i 149 obiettori eritrei dall’illegale sequestro imposto dal ministro dell’interno.
Vorremmo sottolineare come il risultato dell'azione del Suo governo, da quando si è insediato, ci ha portato indietro rispetto alle proposte avanzate dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea sulla gestione dei migranti e ha contribuito a isolare l'Italia rispetto ai partner europei.
Tutti i governi, incluso quello italiano da Lei rappresentato, all'ultimo Consiglio europeo di giugno hanno infatti sottoscritto una dichiarazione comune in cui si afferma che "tutte le misure di ricollocazione saranno attuate su base volontaria" facendo carta straccia delle proposte del Parlamento europeo e della Commissione europea per superare i limiti del trattato di Dublino.
Nella conferenza stampa a conclusione del Consiglio europeo di giugno aveva giudicato positivamente i risultati della riunione affermando che l'Italia non era più sola. Forse intendeva dire che l'Italia aveva trovato alleati per respingere i migranti come la Polonia e l'Ungheria, paesi che non hanno mai accettato la ricollocazione automatica nei propri confini.
Le ricordiamo inoltre che i parlamentari europei delle due formazioni che sostengono il suo governo hanno votato in modo contrario, oppure si sono astenuti, alla proposta del Parlamento europeo che prevedeva, tra le altre cose, la ricollocazione dei migranti tra i tutti i paesi.
Il rifiuto di ieri a Bruxelles da parte dei tecnici di una dozzina di paesi di trovare una soluzione condivisa è la semplice conseguenza della dichiarazione di giugno del Consiglio europeo. Ci indica chiaramente che l' Europa di Salvini, e dei suoi sodali sovranisti antieuropeisti, ha fallito. Alla Commissione Europea sono stati tolti i poteri per ridistribuire in modo automatico e permanente i richiedenti asilo in tutti i Paesi Ue e questo è il risultato: un fallimento totale. Il governo italiano ha perso su tutta la linea.
Infine ci preme chiarire come in Italia non ci sia alcuna emergenza migranti. Nei primi mesi del 2018 in Germania sono stati registrati 80 mila arrivi mentre da noi in Italia ne ne abbiamo avuti solo 17 mila, grosso modo quanto la Grecia che è poco più della sola Lombardia.
Se vuole trarre delle conseguenze da questa situazione lasci perdere le minacce all'Unione europea, l'Italia senza l'Europa ha solo da perdere, e si faccia carico della discrasia del suo governo che da una parte vuole "meno Europa", con lo slogan prima gli Italiani, e dall'altra chiede "più Europa" per gestire i flussi dei migranti.
Cordiali saluti,
Laura Baglieri (Mfe Verona)
Luca Bonofiglio (Mfe Genova)
Grazia Borgna (Mfe Torino)
Giuseppe Brivio (Mfe Sondrio)
Pier Virgilio Dastoli (Movimento Europeo, presidente)
Jacopo Di Cocco (Mfe Bologna)
Piergiorgio Grossi (Mfe Liguria)
Angelo Morini (Mfe Ravenna)
Paolo Ponzano (Mfe Roma)
Nicola Vallinoto (Mfe Genova)
Marco Villa (Mfe Genova)
Lamberto Zanetti (Mfe Forlì)
(*) Comunicato stampa del presidente Giuseppe Conte
http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-presidente-conte/9872