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Perché chiediamo di esporre la bandiera europea? Perché la Resistenza non è stato solo un fenomeno italiano, ma ha avuto dimensioni europee. La Resistenza è stata un movimento di liberazione che ha combattuto contro un nemico comune, la Germania nazista e il suo alleato, l'Italia fascista. E' stata un movimento che puntava a sconfiggere il tentativo della Germania di trasformarsi in un impero europeo. Il movimento di liberazione ha combattuto contro il nazionalismo, che ha rappresentato una caratteristica comune a tutti i regimi fascisti. In questo modo ha creato un clima di opinione favorevole al superamento degli Stati nazionali e all'unità europea.
Tuttavia i movimenti federalisti rappresentarono una piccola minoranza nel vasto schieramento delle forze politiche antifasciste. Il Manifesto di Ventotene, che è riconosciuto come uno dei documenti più significativi della letteratura antifascista ed è considerato come l'espressione più compiuta della Resistenza europea, è stato firmato solo da quattro o cinque degli ottocento confinati sull'isola. Mentre tutti pensavano che il compito del dopoguerra sarebbe stato la ricostruzione dei vecchi Stati nazionali, Spinelli proponeva una nuova visione della storia e della politica, che, partendo dall'ipotesi che gli Stati nazionali avessero esaurito il loro ciclo storico, considerava la federazione europea come l'unica vera alternativa all'illusione del rinnovamento degli Stati nazionali. La pace attraverso la federazione doveva essere, secondo questa visione, l'obiettivo prioritario della politica del dopoguerra.
Sabato 25 gennaio 2020 giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, è un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranità dell’Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si è abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall’occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni. Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita è la stessa.
Sabato 25 gennaio 2020 | Giornata di mobilitazione internazionale per la pace
‘Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!’
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
Sabato 25 Gennaio saremo tanti in Italia e nel mondo ad occupare le piazze per chiedere alle istituzioni, ai politici, ai grandi della terra di fermare le guerre, di disarmare l’economia, di rispettare e di ascoltare le voci e le legittime richieste dei popoli in rivolta per la pace, la democrazia e la giustizia sociale in medio oriente e nel resto del mondo.
Una delegazione di federalisti genovesi in rappresentanza dei promotori ha consegnato l'appello "Salviamo Venezia. Patrimonio dell'umanità e distretto dell'UE" al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in visita a Genova in occasione di due incontri pubblici. E' stata illustrata la motivazione dell'appello, già tradotto in quattro lingue, sollecitato da un reportage dello scrittore veneziano Roberto Ferrucci pubblicato domenica 17 novembre sul quotidiano francese Le Monde in cui afferma che “Venezia la può salvare soltanto il resto del mondo. Una organizzazione sovranazionale composta da gente competente e capacissima".