di Lamberto Zanetti
La COP 21 di Parigi sul clima è come ben sapete un appuntamento importantissimo, forse l’ultimo, che la classe politica mondiale ha a disposizione per cercare di attenuare e mitigare i cambiamenti climatici e il conseguente surriscaldamento del Pianeta dovuto all’attività dell’uomo.
Occorre quindi ridurre drasticamente a livello planetario le emissioni di CO2 nell’atmosfera in maniera drastica e radicale, ponendo fine all’era Carbon con il relativo consumo di petrolio, di carbone e di tutti gli altri gas serra climalteranti.
A partire quindi dalla COP 21 di Parigi che si apre lunedì prossimo 30 novembre a Parigi occorre affidare la stabilizzazione del clima a istituzioni Internazionali adeguate al carattere globale della sfida climatica, che va affrontata assieme da tutti i principali paesi inquinatori, partendo da un primo accordo di principio da adottarsi a Parigi o nei mesi immediatamente successivi, finalizzato a costituire la premessa di un atto di grande rilievo politico di risonanza mondiale, attraverso la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, dotata di reali poteri, gestita da un’Alta Autorità indipendente e che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie, derivanti da una Carbon Tax Mondiale.
Detta Organizzazione Mondiale costituirà lo strumento per gestire insieme le emergenze ambientali globali, per incoraggiare i Paesi in via di Sviluppo a condividere la diminuzione di emissioni di Carbonio CO2 e i Paesi sviluppati ad aiutarli, fornendo loro una considerevole quota di sostegno finanziario e tecnologico. Il modello di Istituzione proposto è quello della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel processo di unificazione europea.
L’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente (OMA) sarebbe la prima delle Comunità Mondiali e come la CECA dovrebbe essere affiancata da un’Assemblea Parlamentare che potrebbe costituire l’embrione del primo Parlamento Mondiale.
La battaglia come ben capite non è di poco conto. Sta a noi decidere se combatterla o meno. Sta a noi decidere se domenica alle marce per il cilma saremo in tanti o in pochi.
I grandi cambiamenti nella storia spesso sono nati anche da piccoli gruppi di persone che hanno saputo indicare quale era il cammino e la strada da percorrere.
E comunque, come amava ripetere Altiero Spinelli, deve essere percorsa e lo sarà.
- Approfondimenti:
Petizione "Fermiamo la febbre del pianeta"
http://europainmovimento.eu/mobilitazioni/cop-21-conferenza-dell-onu-sul-clima-di-parigi-fermiamo-insieme-la-febbre-del-pianeta.html
La Global Climate March a Roma
http://www.coalizioneclima.it/