Il federalismo mondiale è la chiave per l'estinzione della violenza?
- Scritto da Gabriele Casano

Il federalismo mondiale appare troppo spesso come una semplice risposta alle contraddizioni dell’anarchia internazionale, la realtà è più complessa di così(1). Il federalismo mondiale combina molteplici dimensioni; tra queste, la pace è elemento imprescindibile per la sua realizzazione e allo stesso tempo è obiettivo primo del processo federativo su scala globale. Nel pensiero federalista, quando si parla di pace, si intende quella positiva in senso kantiano, cioè il raggiungimento della condizione in cui la guerra è impossibile (2).
I federalisti e i partiti europei
- Scritto da Piergiorgio Grossi

Quando, il 22 novembre 2023, al Parlamento Europeo si è votato sulla proposta di modifica dei Trattati europei sulla base di un testo presentato da cinque relatori di vari gruppi politici, tra cui anche il rappresentante del Partito Popolare Europeo, Sven Simon, i parlamentari del PPE hanno votato in maggioranza (70%) contro la proposta (79 contrari + 27 astenuti) mentre solo 46 hanno votato a favore.
Gorbaciov, convinto federalista
- Scritto da Tonino Impagliazzo

Qualche cenno storico per inquadrare la figura politica di un grande uomo di Stato
Nel 1985, quando Gorbaciov arrivò al Cremlino, il mito dell’Urss era ormai a pezzi in tutto il mondo. Dopo settant’anni di regime comunista l’Unione Sovietica era una società economicamente e antropologicamente malata. L’economia pianificata non funzionava più; la gestione centralizzata del sistema produttivo causava per lo Stato costi elevatissimi e una penuria di beni di consumo. Dopo l’umiliante sconfitta “afgana”(1980), l’Armata Rossa faceva meno paura e la questione delle nazionalità richiedeva soluzioni coraggiose e radicali.
Nel febbraio 1986 Gorbaciov, in un discorso al XXVII congresso del PCUS, fece un’analisi impietosa del degrado politico, economico, tecnologico e morale dell’Unione Sovietica. Gorbaciov comprese sin da subito l’urgenza di riformare radicalmente il sistema sovietico e cercò di democratizzare la vita economica e politica del Paese.
Con la perestrojka (ristrutturazione) Gorbaciov formulò l’estremo tentativo di salvare lo “Stato multinazionale sovietico” che segnava il passo nei confronti dei concorrenti occidentali e stava crollando sotto il peso dell’inefficienza. Il rinnovamento prevedeva la privatizzazione di molti settori economici statali, la libertà d’informazione, la riduzione del controllo militare e politico sui Paesi satelliti e trattati con gli Stati Uniti per il disarmo dei missili.
Il federalismo è un'altra cosa: la risposta alla lettera di Giorgia Meloni
- Scritto da Paolo Ponzano

Nella sua lettera al Foglio del mercoledì 13 Aprile, in risposta ad un manifesto di Enrico Letta, la Presidente di Fratelli d'Italia consacra un passaggio delle sue argomentazioni ai federalisti europei per i quali la risposta ai problemi comuni sarebbe sempre la stessa, vale a dire “più Europa” e prosegue affermando che “il rischio della loro impostazione dogmatica é che, invece di rafforzare il sogno di un'Europa dei popoli unita, forte e libera, finiscano per indebolirlo fino a distruggerlo”.
Ucraina: appunti per una fase difficile
- Scritto da Claudia Petrucci

E’molto difficile intervenire in una situazione in cui sembrano saltati i parametri di relativa razionalità che negli ultimi settant’anni hanno progressivamente negato la legittimità dell’uso della guerra, e hanno provato a sostituirla con sistemi più complessi e meno distruttivi di relazioni internazionali. Ed e’ molto difficile parlarne a scuola senza cadere in luoghi comuni e in semplificazioni fuorvianti. Ma credo utile usare i nostri strumenti di educatori e ricercatori per cercare comunque di comprendere, e aiutare a comprendere, quello che accade. Può essere utile, per esempio, lavorare su alcune parole chiave di grande impatto ma di facile fraintendimento.