Era febbraio 2016 quando la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ha lanciato una consultazione pubblica online sull’Europa. La sfida è stata raccolta da circa 10.500 cittadini che hanno risposto alle 7 domande della consultazione dal titolo: “Lo stato e le prospettive dell’Unione Europea”. La consultazione sull’Europa si è chiusa lo scorso agosto e ha registrato la più alta partecipazione tra le consultazioni promosse dalla Camera finora. Di questi 10.500 cittadini l’83,2% ha dichiarato di voler un’Europa più forte. Più incisiva nel gestire le sfide che le stanno difronte.
I risultati sono stati analizzati dall’ISTAT e poi consegnati nella mani di un Comitato di Eurosaggi composto da 7 membri: Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo in Italia; Tiziana Di Simone ed Eva Giovannini, giornaliste RAI; Simone Fissolo, presidente della Gioventù Federalista Europea; Enrico Giovannini, ordinario di Statistica economica presso l’Università di Roma “Tor Vergata”; Enzo Moavero Milanesi, direttore della School of Law dell’Università LUISS e Arianna Montanari, ordinario di Sociologia dei fenomeni politici presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Il Comitato ha cominciato i lavori lo scorso settembre per terminarli questo febbraio. Lunedì 27 febbraio infatti la presidente Laura Boldrini e il Comitato di Saggi da lei istituito hanno presentato il Rapporto sullo stato e le prospettive dell’Unione Europea. Un Rapporto di circa 40 pagine che spinge le istituzioni a compiere quei grandi passi verso una Comunità Federale. Secondo il Rapporto, l’Unione dovrà dimostrare che nonostante la crisi delle istituzioni e delle appartenenze, le diseguaglianze, l’immigrazione e la sfida della sicurezza, ci sia ancora interesse nel progetto comune. Solo risposte comuni a problemi comuni possono ottenere la fiducia dei cittadini. E allora: più simboli europei nelle manifestazioni sportive, più educazione civica nelle scuole, un sussidio europeo di disoccupazione e un reddito minimo di inclusione europeo, uno stato maggiore europeo in grado di coordinare davvero gli stati maggiori nazionali, una migliore attenzione all’ambiente e alle energie rinnovabili e un bilancio adeguato dell’Unione. Queste sono alcune delle proposte che si trovano nel Rapporto.
Il testo è stato consegnato ai presidenti delle Camere dei Parlamenti dei Paesi membri presenti il 17 marzo in Aula a Montecitorio per le celebrazioni dell’anniversario dei sessant'anni dai Trattati di Roma.
Mercoledì 22 marzo il Rapporto è stato presentato all’Università di Roma “La Sapienza” in occasione della Maratona Europea per le celebrazioni del 25 marzo.