Europa in onda su Radio Gazzarra - 6a puntata, giovedì 18 maggio 2017, ore 19-20
Dopo un 2016 in cui abbiamo visto il referendum sulla Brexit, con il quale il 52% degli inglesi ha votato per uscire dall'UE invertendo per la prima volta un trend che aveva visto un continuo allargamento dai sei paesi fondatori fino ai 28 di oggi, e l'elezione di Trump alla Presidenza degli USA, con la quale è cambiata radicalmente la politica estera nei confronti degli europei e del mondo intero seguendo il motto "America First", arriviamo al 2017 con alcuni segnali incoraggianti provenienti dal Vecchio continente: le elezioni presidenziali in Austria a fine dicembre con la prevalenza del verde europeista Van der Bellen nei confronti dello sfidante nazionalista Norbert Hofer; le elezioni in Olanda a marzo dove ha prevalso il liberale europeista Rutte nei confronti del populista islamofobo anti UE Wilders; e, infine, il ballottaggio per le elezioni presidenziali francesi con la vittoria di Macron, l'europeista, nei confronti della Le Pen, nazionalista.
La stampa internazionale e la maggior parte dei governi europei hanno salutato con un sospiro di sollievo l'arrivo di Macron sulla scena francese. Dopo l'insediamento all'Eliseo Macron è volato a Berlino per incontrare la Merkel con la quale pare aver trovato una intesa per avere maggiori investimenti europei e per cambiare i trattati europei. Non sono però tutte rose e fiori. Sia sul fronte interno che su quello europeo Macron dovrà affrontare temi importanti: la disoccupazione, i diritti dei lavoratori, la crescente disuguaglianza in Francia fino alle questioni del rilancio dell'economia europea con un vero New Deal e della rifondazione dell'UE con la creazione di una Unione federale con i paesi che la vorranno.
Di tutto questo ne parliano con Giampiero Gramaglia, giornalista e analista internazionale, corrispondente per molti anni da Bruxelles, Parigi e Washington dell'ANSA, che ha diretto dal 2006 al 2009. Spesso ospite di programmi televisivi, in particolare Sky e RaiNews24, e radiofonici.
La sezione cultura vedrà come ospite Sergio Fabbrini, direttore della School of Government, della Università Luiss di Roma, dove insegna Scienza politica e Relazioni Internazionali. Ha vinto il premio Capalbio per l'Europa nel 2011, scrive regolarmente sul Sole 24 Ore e ha appena pubblicato per i tipi Laterza il libro "Sdoppiamento. Una prospettiva nuova per l'Europa" che verrà presentato durante la puntata.
Immancabili i contributi dei nostri inviati speciali Andrea Armando Bisso, Giovanni Battista Demarta e Matteo Adduci da Francia, Germania e Belgio e le bufale a dodici stelle di Piergiorgio Grossi.
E, per finire l'angolo, della Generazione Erasmus: Umberto Eco diceva che l'Erasmus dovrebbero farlo tutti, idraulici, falegnami, professori e non solo gli studenti. Ci sono associazioni che rendono questo possibile, AIESEC è una di queste. Con i suoi tirocini offre opportunità in giro per l'Europa e il mondo, durante la trasmissione ci racconteranno come. Sarà una bella scoperta.
In studio Luca Bonofiglio, Alberto Spatola, Nicola Vallinoto e Marco Villa.
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Ogni primo giovedì del mese dalle 19 alle 20 accendiamo i riflettori sull'Europa.
Attualità, cultura, generazione Erasmus.
Finestra di approfondimento su tutto ciò che attraversa l’Europa.
Letture, commenti e interviste con uno sguardo cosmopolita.
Ospiti in studio e inviati speciali da Francia, Germania e Belgio.
E, per finire, le bufale a dodici stelle.
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