Ursula von der Leyen all’UE: “Se una cosa sembra impossibile allora si può fare”.

Un discorso forte e denso di spunti quello della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen sulla stato dell'Unione di oggi, innanzi al Parlamento europeo di Strasburgo. Partiamo dalla fine.
A simbolo dell'unità europea e del suo complesso valoriale la von der Leyen chiama Bebe Vio (a sorpresa!), l'atleta paraolimpica, a modello della forza dell'Unione nel realizzare i propri obiettivi: “Se una cosa sembra impossibile allora si può fare”.
La propensione al “fare” ed anche a realizzare gli ideali europei. Pur evidenziando, in piena e serena coscienza, i limiti della nostra Unione “non dobbiamo nasconderci davanti alle nostre imperfezioni” ha detto la presidente, ed è questo il punto finale ma anche la base dei ragionamenti di tutto il discorso sull'Unione.
Il Manifesto di Ventotene 2.0

Il Manifesto di Ventotene 2.0
Una domanda che mi sono posto in vista di questo incontro* sul Manifesto di Ventotene è la seguente: se Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi fossero vissuti in questo periodo pandemico che cosa avrebbero scritto di più e di diverso rispetto al testo del 1941 ? Bene o male e con le dovute proporzioni ci troviamo a vivere un periodo di forti limitazioni alle nostre libertà ed anche se non ci sono bombardamenti abbiamo un nemico invisibile che miete milioni di vittime. Abbiamo vissuto in questi mesi una sorta di confino con coprifuoco e il divieto di assembramenti e manifestazioni pubbliche. Certo niente di paragonabile a una guerra ma tale situazione ci ha consentito di riflettere sulle cose veramente importanti della vita.
Il contrasto alle mafie internazionali e la Procura Europea.

Sei colpi di pistola, di cui uno alla nuca, hanno ucciso il 9 aprile scorso ad Atene il giornalista greco Giorgios Karaivaz; nel 2017 una autobomba ha ucciso a Malta Dafne Caruana Galizia; due colpi di pistola nel 2018 hanno freddato il giornalista Jan Kuciak insieme alla fidanzata Martina Kusnirova nel loro paese in Slovacchia. Ciò che accomunava questi giornalisti erano le loro indagini su appalti internazionali, frodi su fondi europei e coinvolgimento di politici locali. Le loro morti non possono essere considerate singoli episodi casuali.
M. Michel, l’Unione europea è zoppa. Dobbiamo rafforzarle la gamba europea!

Risposta al Presidente del Consiglio europeo dopo il sofagate di Ankara
Molto è stato già detto e scritto di quel che è avvenuto ad Ankara il 6 aprile quando la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel hanno incontrato il capo dello Stato turco Recep Tayyip Erdogan per riaprire il dialogo fra l’Unione europea e la Repubblica di Turchia sulla “agenda positiva” auspicata dal Consiglio europeo del 25 marzo.
L'UE come attore globale?

Associare il “protagonismo” europeo alla dimensione globale è quanto mai difficile in questo momento di estrema vulnerabilità interna all'azione dell'UE, presa da una parte a “lottare” coi mezzi che ha a disposizione contro la crisi economica e sanitaria e dall'altra a darsi un ordine più compiuto ed efficace (presumibilmente efficiente) con la programmata Conferenza sul futuro dell'Europa.