Fermiamo la febbre del Pianeta - Un Piano Mondiale per l'Ambiente
Un ruolo attivo dell’Unione Europea
Il Mondo è in pericolo
La divisione dell’umanità in Stati nazionali sovrani impedisce di affrontare efficacemente i problemi globali, tra i quali il mutamento del clima, dovuto all’attività dell’uomo. Il superamento di tale divisione a partire dall’Europa, mediante la creazione della Federazione Europea, è fondamentale per poter decidere interventi immediati, incisivi e consistenti per la riduzione a livello planetario, delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, senza i quali l’aumento della temperatura media continuerà senza soste per tutti i cittadini del Pianeta e per le generazioni future.
Basta con l’inerzia e l’egoismo degli Stati!
Fino ad ora non sono stati adottati provvedimenti significativi, politiche o misure, a livello globale capaci di contrastare la situazione che sta diventando irreversibile. L’accordo raggiunto alla COP 21 di Parigi è del tutto insufficiente per ridurre le emissioni di CO2 , avendo lasciato tale compito al solo mercato.
Fermiamo la febbre del pianeta
riducendo le emissioni di CO2 a partire dalla Conferenza dell’ONU sul clima, che si tiene nel mese di Novembre 2016 in Marocco a Marrakech, adottando la stabilizzazione del clima a istituzioni internazionali adeguate al carattere globale della sfida climatica, che non può essere affrontata unilateralmente da nessuno Stato del Mondo.
Bisogna affrontare insieme la sfida
E’ necessario che i principali Stati inquinatori (Stati Uniti, Unione Europea, Cina, India, Russia, Brasile, Messico, Giappone, Sud Africa) affrontino insieme la sfida climatica, partendo da un accordo vincolante da adottarsi a Marrakech o nei mesi immediatamente successivi, finalizzato a costituire la premessa di un atto di grande rilievo politico di risonanza mondiale.
Un Piano Mondiale per l’Ambiente
che preveda l’assunzione di impegni vincolanti da parte degli Stati e la costituzione di un’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente, dotata di reali poteri, gestita da un’Alta Autorità indipendente e che disponga di adeguate risorse finanziarie proprie. Detta Organizzazione Mondiale costituirà lo strumento per gestire insieme le emergenze ambientali globali, per incoraggiare i Paesi in via di Sviluppo a condividere la diminuzione di emissioni di carbonio (CO2) e i Paesi sviluppati ad aiutarli fornendo loro una considerevole quota di sostegno finanziario e tecnologico. Il modello di istituzione proposto è quello della Comunità Europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel processo di unicazione europea.
Una carbon tax mondiale
I mezzi finanziari propri devono derivare da entrate automatiche con l’istituzione di una carbon tax mondiale, concepita come addizionale delle accise nazionali sul consumo di carburanti fossili, esistenti in tutti i Paesi sopraindicati. L’Unione Europea ha la capacità e la volontà di assumere un ruolo di leadership nella riconversione in senso ecologico dell’economia mondiale e lo dovrà dimostrare istituendo subito la carbon tax europea tra i paesi dell’eurozona e proponendo, a partire da Marrakech, la costituzione dell’Organizzazione Mondiale per l’Ambiente a cominciare da quegli Stati che fin d’ora sono disponibili.
Noi, Cittadini europei, chiediamo:
- un ruolo d’iniziativa e di avanguardia per l’Unione Europea nella riconversione ecologica dell’economia;
- il completamento dell’Unione Federale dell’ Europa con la creazione di un governo democratico europeo, capace di parlare con una sola voce, al fine di consentire all’Unione Europea di svolgere tale ruolo con efficacia.
Avanti verso la Federazione Europea e l’unità del genere umano
www.europainmovimento.eu
Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea “Paride Baccarini” Via Amendola 14 - 48022 Lugo (RA) - www.istitutoparidebaccarini.it
Centro Einstein di Studi Internazionali - Via Schina 26 - 10144 Torino - www.centroeinstein.it
Per firmare la petizione clicca qui e segnalaci il tuo sostegno scrivendo a redazione@europainmovimento.eu
La Marcia della Pace raccontata da una giovane federalista
Il 9 ottobre si è tenuta la ventunesima edizione della Marcia della Pace e come Giovani Federalisti Europei ci siamo uniti a quel fiume di persone, che hanno percorso a piedi la distanza, di 24 km, tra Perugia ed Assisi.
La marcia, partita nella nebbia, è proseguita sotto un cielo limpido che dava risalto alle bandiere di tantissime diverse associazioni, agli striscioni, ai colori, alla moltitudine di partecipanti, uniti dal desiderio di mettere al centro dell’attenzione generale l’orrore della guerra e la speranza nella pace.
È evidente il legame fortissimo che lega il Movimento federalista alla Marcia, e quanto questa sia uno dei luoghi più fertili per portare il nostro messaggio. È difficile da descrivere l'emozione di potersi confrontare continuamente con i ragazzi delle altre associazioni o di poter discutere anche con alcuni parlamentari europei, come l’onorevole Cecile Kyenge, durante la Marcia.
Dalai Lama: i cittadini del mondo hanno bisogno di avere una voce
In una nota di domenica 9 ottobre la segreteria internazionale della Campagna UNPA ha annunciato il sostegno ufficiale del Dalai Lama alla campagna per la creazione di un'Assemblea parlamentare delle Nazioni Unite.
Il Dalai Lama ha accompagnato l'adesione con le seguenti parole: "i cittadini del mondo hanno bisogno di avere una voce".
Questa importante adesione arriva pochi giorni dopo il sostegno della Rete della Pace e l'invio di una lettera di richiesta di supporto alla campagna UNPA inviata dal coordinamento italiano ai deputati di Camera e Senato.
Dalla Marcia della pace e della fraternità Perugia Assisi la spinta per un’Europa democratica, solidale e federale
Verranno da oltre 400 città e parteciperanno alla Marcia della pace e della fraternità: sono le ragazze e ragazzi, bambini e bambine, giovani, studenti, famiglie, cittadini e rappresentanti di gruppi, associazioni, organizzazioni, scuole, Comuni, Province, Regioni e altre istituzioni che marceranno nuovamente lungo il percorso che collega Perugia ad Assisi.
Migliaia di striscioni, cartelli e bandiere attraverseranno i 25 chilometri che portano alla Rocca di Assisi. Tra le bandiere vedremo sventolare anche quelle europee con le dodici stelle e quelle storiche con la E verde portate dai giovani federalisti europei, presenti alla Marcia per ricordarci la necessità di trasformare l’attuale Unione europea in "una Comunità democratica e solidale secondo il modello federale indicato dai confinati antifascisti Spinelli, Rossi e Colorni nel Manifesto di Ventotene del 1941".
Non vogliamo scavarci la terra sotto i piedi - people4soil: una ICE per salvare i suoli fertili d'Europa
Utilizzando lo strumento dell'Iniziativa Europea dei Cittadini previsto dal trattato di Lisbona, è ' finalmente partita, dopo una lunga preparazione, la campagna people4soil. La campagna , sostenuta da più di 300 associazioni, tra cui ONG, istituti di ricerca, associazioni di agricoltori e gruppi ambientalisti, chiede che il suolo venga riconosciuto come un patrimonio comune che necessita di protezione a livello europeo. Chiede quindi una Direttiva Europea che vincoli gli stati a frenare la distruzione impressionante del suolo fertile oggi in atto, per salvare le funzioni insostituibili che il suolo svolge nella produzione di cibo e nella salute degli ecosistemi. Servono almeno un milione di firme da raccogliere entro i primi di settembre 2017.La raccolta si svolge sia in modalità on line , sia materialmente, alla vecchia maniera, con banchetti e moduli da firmare. Il sito di riferimento per l'Italia è www.salvailsuolo.it