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Matteo Renzi a Santo Stefano, 30 gennaio 2016. Licenza CC governo.it

Caro direttore,

Le ricette del prof. Monti, del premier Renzi e dell'on. La Malfa non faranno guarire l'Unione europea malata.

Serve all'Unione europea una cura che è stata proposta più volte da Altiero Spinelli ma che i governi nazionali - e le istituzioni europee di Bruxelles che ad essi obbediscono sempre di più (non "ce lo chiede l'Europa" ma sono i governi che lo chiedono all'Europa) - si sono sempre rifiutati di applicare. 

Il fiscal compact è "stupido" come lo era il patto di stabilità (senza crescita) perché ignora le esigenze dei cicli economici.

Gli stretti margini di flessibilità che rivendica Renzi per il bilancio italiano non servono per far ripartire la crescita (socialmente e ambientalmente sostenibile) italiana se essa non si inserisce nel rilancio della crescita sostenibile europea.

Serve una vera capacità fiscale dell'eurozona fondata su vere risorse proprie (su cui il prof Monti è chiamato a fare rapide proposte) e su prestiti e mutui europei (i project Bonds per finanziare investimenti europei e non eurobonds per finanziare debiti nazionali).

Servono investimenti mirati a energie rinnovabili e alternative, nuove tecnologie, sviluppo sostenibile, investimenti sociali di lunga durata, aiuti allo sviluppo di paesi terzi nel quadro di una competenza esclusiva dell'Unione, cooperazione euromediterranea, sostegno alla imprenditorialità giovanile e femminile nelle aree con tassi elevati di criminalità organizzata

Per governare la nuova capacità fiscale europea serve un governo federale che risponda al parlamento europeo nel quadro di una costituzione democratica per l'Europa.

Per ripartire da Ventotene Renzi dovrebbe proporre questa strategia aggiungendo il principio spinelliano e democratico secondo cui le costituzioni vengono scritte da assemblee parlamentari che hanno ricevuto un mandato dagli elettori o che chiedono agli elettori di dare il loro accordo sul progetto di costituzione da esse elaborato.

Pier Virgilio Dastoli
Presidente del Movimento europeo in Italia
Già assistente parlamentare di Altiero Spinelli

 

Approfondimenti:

Senato, scontro tra Renzi e Monti sulla Ue: "Non accetto lezioni sulle regole", Repubblica Video

Giorgio La Malfa, Con l'Europa sbagliano sia Monti sia Renzi: ma una terza via esiste, La Stampa, 19 febbraio 2016, p.27 (in formato pdf)

Autore
Pier-Virgilio Dastoli
Author: Pier-Virgilio Dastoli
Bio
Pier Virgilio Dastoli, già assistente di Altiero Spinelli, ha ricoperto vari ruoli sia nelle istituzioni europee, tra cui quello di Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sia nelle organizzazioni europeiste e federaliste dove è stato anche Segretario generale del Movimento Europeo Internazionale. Attualmente è presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, Inoltre è membro del Comitato Centrale del Movimento Federalista Europeo, del Comitato federale dell'UEF e del Direttivo Internazionale del CIFE. E’ senior fellow della scuola di politica economica della LUISS Guido Carli, svolge attività di docenza nei corsi organizzati dalla Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, coordina un master presso l'Università Telematica Internazionale Uninettuno. È membro dell'associazione Mulino e dell'Istituto Affari Internazionali. E’ autore di numerosi saggi e articoli sull'Europa, coautore di numerosi volumi su tematiche europee in italiano, francese e inglese ed ha collaborato con l’Enciclopedia Treccani e l’Enciclopedia UTET. È stato nominato Commendatore al Merito della Repubblica dal Presidente Napolitano.
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