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Delegazione federalista a Ventotene in occasione della visita di Renzi

(*) L’importanza della visita del Premier Matteo Renzi lo scorso 30 gennaio a Ventotene non risiede tanto in ciò che ha o non ha detto, ma nella rilevanza politica e nella risonanza mediatica di cui hanno potuto godere le proposte dei federalisti.

Per la prima volta un Presidente del Consiglio in carica ha scelto di lanciare il suo messaggio dall’isola del Manifesto “Per un’Europa libera e unita”, proprio il giorno dopo un delicato vertice con Angela Merkel. Erano mesi che alcuni militanti lavoravano a questa visita e le sezioni MFE di Roma e del Lazio, insieme ad una rappresentanza nazionale della GFE, non hanno voluto farsi sfuggire l’occasione di far ascoltare al grande pubblico la voce per gli Stati Uniti d’Europa.

 

Nel suo discorso, tenuto nella sala dove ogni anno si svolge il nostro Seminario, il Premier Renzi non ha mai pronunciato la parola Federazione europea, ma con diversi gesti ha voluto dare risalto alle richieste pervenute dai federalisti. Ha reso omaggio ad Altiero Spinelli, recandosi da solo sulla sua tomba e riconoscendolo più volte come vero padre spirituale dell’ideale europeo.

Ha consacrato Ventotene come luogo simbolo per l’integrazione e la pace, “l’isola dei veri valori europei a cui tutti ci dobbiamo richiamare”, e dunque meritevole, insieme a Santo Stefano, di fondi straordinari per la riqualificazione e per la creazione di una Fondazione per la formazione europea. E’ per questo motivo che erano presenti il Ministro Dario Franceschini e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Infine ha voluto incontrare i chiassosi federalisti che lo attendevano, dando grande risalto, durante il suo messaggio all’Europa ai loro slogan e alle citazioni tratte dal Manifesto, soprattutto sui temi politicamente caldi quali l’immigrazione e la difesa di Schengen.

Benché l’azione federalista sia stata organizzata in una settimana scarsa, tutti i grandi media hanno dato notizia di quella decina di federalisti sbarcati la sera prima, e raggiunti da un’altra trentina il giorno stesso dell’incontro che testardamente ripetevano le ragioni in favore della Federazione europea, riuscendo a mettere in movimento contatti, relazioni politiche, dichiarazioni autorevoli di supporto (e non) con un evidente effetto moltiplicatore nei media.

In definitiva non si voleva convincere il “Principe” ma accogliere in degno modo il capo del governo nella casa di tutti i federalisti. A Ventotene non si è svolta solo una visita di un protagonista dell’attualità politica che con chiari gesti ha riconosciuto l’autorevolezza dei valori su cui si fonda il MFE, ma sono stati finalmente puntati i riflettori sulla storia e sugli ideali del Federalismo europeo.

(*) articolo in pubblicazione su L'Unità Europea, il mensile del Movimento Federalista Europeo

Autore
Paolo Acunzo
Author: Paolo Acunzo
Bio
Membro della direzione nazionale e Vice Presidente della sezione "Altieri Spinelli" di Roma del Movimento federalista Europeo. Collabora attivamente con varie riviste e blog tra cui Pane&Acqua, CivicoLab e PartecipaDem.
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