Questi ultimi giorni sono stati emblematici per il nostro futuro.
In Italia abbiamo assistito al tentativo da parte delle nuove forze nazionaliste e reazionarie di riappropriarsi delle piazze. Contemporaneamente, negli Stati Uniti, il gravissimo gesto politico del Presidente appena entrato in carica, ci ricorda i tempi bui del Novecento.
Trump ha infatti impedito il rinnovo del visto a chi lo aveva richiesto regolarmente e ha bloccato l’accesso agli Stati Uniti ad alcune persone solo sulla base della loro nazionalità e confessione religiosa.
Al di là di ogni pessimistica previsione, stiamo vivendo un triste preludio di quello che potrà accadere nei prossimi mesi se non reagiamo subito.
Come Europei, dobbiamo trovare la forza di indignarci e rispondere.
Riscopriamo la parte più importante dell’identità che ci rappresenta, rilanciando i valori che ci hanno guidato dalla resistenza.
Quegli stessi valori ci hanno portato a iniziare il processo d’integrazione europea dopo le tragedie vissute a causa dei totalitarismi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Paradossalmente solo poche ore sono trascorse tra la Giornata della Memoria e questi eventi spregevoli.
Dobbiamo attivarci facendo sì che non si ripresenti mai più in nessuna parte del mondo questa mostruosità del nostro passato.
Rispondiamo al razzismo, alla xenofobia, al nazionalismo con la solidarietà, l’accoglienza e la prospettiva dell’unità nella diversità.
Non lasciamo il mondo nelle mani di Trump, non lasciamo morire il sogno europeo a causa dell’incoscienza dei vari Salvini, Le Pen e Orbàn.
L’Europa non può stare a guardare se gli Stati Uniti violano palesemente i diritti umani.
Per il nostro futuro, per quello delle prossime generazioni, l’Unione Europea deve reagire, memore dei suoi Padri fondatori, ed è compito del Popolo europeo ricordare ai governi nazionali la via di Ventotene.
Per questo, scendete in piazza con noi il prossimo 25 marzo!
Manifestiamo insieme per riprenderci l’Europa, l’Europa che vogliamo, l’Europa democratica, solidale e federale.