Caro Presidente Rossi,
Le sono molto grato di averci finalmente offerto la possibilità di uscire dallo stato di indignazione ammutolita in cui il comportamento Suo e della
Sua giunta ci hanno costretto nell’ultimo anno. Le scrivo infatti a nome del migliaio di studenti, studentesse e volontari toscani che per quindici
anni hanno animato il seminario di formazione europeista e federalista "Luciano Bolis” – medaglia al valore della Resistenza -, dedicato ai
vincitori di un concorso regionale ("Cittadini Europei, Cittadini del Mondo") per le scuole secondarie che ha rappresentato l’unica vera
occasione per i giovani della Toscana di imparare e vivere quel particolarissimo spirito di solidarietà verso un fine etico, di impegno
civile nutrito da autentica e aggiornata sete di conoscenza, che è la grande eredità morale di Ventotene.
Lei porta, caro Presidente, la responsabilità personale e politica per la fine di questa esperienza, che la Regione Toscana ha sostenuto per un
decennio assieme all’Associazione Italiana dei Comuni e delle Regioni d’Europa e alla passione competente dei volontari della Gioventù
Federalista Europea e del Movimento Federalista Europeo – sì, proprio il movimento che nacque da Ventotene e che rappresenta ormai l’unica esperienza politica novecentesca che possa rivendicare esistenza ininterrotta e crescente attualità di programma nel XXI secolo. Come Lei ben sa, il MFE non è un partito, non ha fini di lucro e non partecipa ad alcuna competizione elettorale. Il MFE lotta perché si realizzi l’obiettivo centrale del Manifesto di Ventotene: il superamento delle sovranità nazionali esclusive, l’unità politica dell’Europa (e in prospettiva del
mondo) attraverso la democrazia a tutti i livelli e una distribuzione delle competenze dei vari livelli di governo basata su principi di efficacia
nella risoluzione dei problemi collettivi e di massima vicinanza possibile al singolo cittadino.
Ma Lei, caro Presidente, queste cose dovrebbe saperle bene – talmente bene che la sua ultima “cover photo” pubblicata sul Suo profilo Facebook si fregia di citare proprio il Manifesto di Ventotene a fianco del suo volto sorridente. Mi chiedo: è sicuro che sia il caso di sorridere? Appartiene a un Movimento (Art. 1) le cui analisi e i cui programmi sono fermi a prima del Manifesto di Ventotene – anzi, almeno a parole incarnano esattamente quel corporativismo nazionale che è lo spirito opposto a Ventotene. Ci spieghi come conta di riuscire a tenere assieme queste contraddizioni, come può pretendersi epigono di Altiero Spinelli quando la Sua azione di governo
regionale ne ha ucciso l'eredità senza troppo badarci. Ci spieghi se per caso tutto ciò è frutto di inavvertenza e ci consenta di ravvederci: Le
richiederebbe davvero poco sforzo.
Perché altrimenti la tentazione è forte, Presidente, di leggere nel suo sorriso la presa in giro dei suoi elettori, presso i quali si spaccia per
erede di Ernesto Rossi – e Lei sa bene, Presidente, di non chiamarsi Ernesto, anzi come direbbe Oscar Wilde di non essere Ernesto. Sa bene che questo gioco politico non è onesto.
25 luglio 2017
Francesco Pigozzo
Segretario Regionale Movimento Federalista Europeo - Toscana