Venerdì 11 dicembre si è tenuto a Capranica l’evento “Le nuove sfide dell’Unione Europea, il caso della Catalogna” ospitato dal Comune di Capranica (VT) e co-organizzato dalla sede locale della rete InformaGiovani 8+ insieme alla Delegazione del Governo della Catalogna in Italia, al MFE Roma, a GFE Roma, a “Europa in Movimento” e al Centro Studi “La Parabola”. In vista dell’incontro è giunto a Capranica il capo della sede e delegato della Generalitat de Catalunya in Italia Luca Bellizzi per partecipare a un dibattito aperto alla cittadinanza sulle nuove strade di dialogo tra i territori e l’Unione europea.
Al dibattito, moderato da Anna Lodeserto (Responsabile della Rete del Servizio IG8+), hanno preso parte in qualità di ‘discussants’ Paolo Acunzo di “Europa in movimento”, Ugo Ferruta di “MFE Roma”, Francesco Tufarelli del Centro Studi “La Parabola” ed Eleonora Vasquez, Segretaria di “GFE Roma”. Nel corso della discussione si sono toccati vari argomenti politici, sociali ed economici riguardanti la Catalogna e la sua possibile indipendenza.
In apertura è stato proiettato un video inviato da Jordi Munell, Sindaco del Comune catalano di Ripoll con il quale è gemellato il Comune di Capranica nel quale viene mostrato il Monastero romanico di Ripoll, considerato un simbolo per i catalani in quanto vi sono conservate le spoglie di Goffredo il Villoso, o l’Irsuto (in catalano: Guifré el Pilós), fondatore della Catalogna. Queste eredità storiche confermano la tradizione millenaria della Catalogna ed è proprio questa sua così lunga storia che ha portato al processo di rivendicazione della propria identità; d’altronde la Catalogna ha perfino un Parlamento più antico di quello inglese e, pur facendo parte della Spagna, può vantarsi di avere il proprio 120° presidente.
L’Italia costituisce un paese strategico per la Catalogna sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista economico a partire dato sulle esportazioni (che pesano per il 28% sul totale delle esportazioni dall’intera Spagna) dal quale risulta che l’Italia sia il terzo paese di destinazione (dopo la Francia e il Regno Unito), seguita poi dalla Germania, delle merci prodotte in Catalogna. Il 15% degli investimenti esteri catalani si concentra proprio in Italia in settori chiave quello farmaceutico, insieme alle infrastrutture e alla tecnologia. I rapporti culturali sono altrettanto importanti e questo è testimoniato dal fatto che l’italiano sia la terza lingua verso la quale vengono tradotti ogni anno i libri pubblicati in catalano e che l’Italia sia il terzo paese d’origine dei turisti che visitano ogni anno la Catalogna.
Nel corso del 2015, oltre alla sede della Generalitat de Catalunya a Roma diretta da Luca Bellizzi, sono state aperte altre delegazioni all’estero, a supporto delle rappresentanze già operative a Bruxelles, Washington, Parigi, Londra, Berlino e Vienna, a supporto delle attività di internazionalizzazione di tale dinamica regione. Nonostante molte imprese hanno lasciato la Catalogna, grazie alle condizioni particolarmente favorevoli, numerose imprese straniere sono state attratte da questa regione, soprattutto grazie al sostegno all’imprenditorialità giovanile che, assieme al patrimonio culturale è essenziale per lo sviluppo economico dei territori e dell’intera Unione europea ed una auspicata uscita dalla crisi.
Anche in seguito ai risultati del voto dello scorso 27 settembre, l’Unione Europea deve prendere atto, del fatto che la Catalogna aspiri all’indipendenza dalla Spagna e la domanda più comune è appunto se questa sia un’opportunità o un problema per la stessa Unione Europea.
In conclusione, è possibile immaginare realisticamente come un’uscita della Catalogna dalla Spagna potrebbe avvenire senza causare la perdita dell’identità nazionale, in quanto il mutamento della cittadinanza è cosa diversa dall’identità nazionale. La maggior parte dei cittadini catalani non è nato in Catalogna e non ha radici catalane, ma comunque ha potuto contare su un tessuto dinamico di accoglienza e sulla possibilità di realizzare le proprie attività di impresa e/o di ricerca in tale territorio.