Comunicato del Movimento Federalista Europeo di Genova
Elezioni comunali: i candidati sindaco divisi sull'Europa. I federalisti promuovono Crivello, Merella e Pirondini.
La sezione genovese del Movimento Federalista Europeo ha voluto porre quattro domande sull'Europa (migranti, fondi europei, risorse europee, riforma dei trattati) ai nove candidati sindaco del Comune di Genova. Domande che hanno voluto colmare il silenzio assordante della campagna elettorale genovese su un tema di assoluto rilievo per dare la giusta collocazione ai problemi che affliggono la nostra città.
In tempi di globalizzazione, locale e globale sono strettamente interconnessi anche se questo legame non sembra essere percepito come elemento essenziale da cui partire per una analisi equilibrata su come risolvere i problemi della nostra città. Per tale motivo il Movimento Federalista Europeo crede sia utile far conoscere al maggior numero possibile di cittadini genovesi la posizione di tutti i candidati sindaco sull'Europa, un tema che è stato al centro del dibattito politico nelle recenti elezioni francesi.
Su nove candidati interpellati abbiamo ricevuto sette risposte. Nessuna replica è arrivata da Marco Bucci, candidato del centro destra, e da Stefano Arrighi, candidato del Popolo della famiglia. Attribuiamo la mancata risposta del candidato Bucci all'imbarazzo, che può aver avuto nell'esprimere il suo parere sul tema dell'integrazione europea, dovuto al fatto di essere sostenuto da una coalizione in cui coesistono liste decisamente anti-europee (Lega e Fratelli d'Italia) insieme a Forza Italia, il partito del Presidente del Parlamento Europeo, e a una lista in cui sono presenti sia componenti europeiste (Lista Musso) che euroscettiche (Direzione Italia).
Tutti i candidati - afferma Marco Villa segretario del MFE genovese - hanno espresso opinioni critiche sulle politiche implementate dall'UE ma si sono divisi sul che fare per superare l'impasse che blocca il Vecchio continente e lo rende inefficace a gestire la crisi multipla che lo attraversa. Da una parte coloro che ritengono irriformabile l'attuale UE e quindi chiedono che si torni nell'alveo dello Stato nazione (Cassimatis, Mori, Ronzitti) e dall'altra quelli che pensano l'UE possa e debba essere riformata in senso democratico (Crivello, Merella e Pirondini). In posizione interlocutoria si pone il candidato Putti che ammette di non aver fatto come lista "una puntuale riflessione condivisa" sebbene siano "presenti persone che già hanno fatto una prevalutazione e ritengono non così deprecabile un ritorno al sovranismo dello Stato Nazione su alcune cose e altre, tante, che stanno ancora alla finestra da dove finora hanno visto passare troppo poco di interessante".
I federalisti genovesi, ricordando il passaggio del Manifesto di Ventotene in cui si evidenzia la linea di divisione tra partiti progressisti e partiti reazionari, sostengono per questa ragione i candidati che si sono espressi per far avanzare democraticamente il progetto di integrazione politica dell'UE senza distruggere ciò che è stato messo in piedi, con tutti i limiti riconosciuti, in sessant'anni di storia dai Trattati di Roma.
Per ogni candidato abbiamo scelto una frase significativa dalle dichiarazioni ricevute.
Gianni Crivello: << L’integrazione europea è un percorso da cui non si può tornare indietro, è folle pensare di poter riavvolgere il nastro della storia dopo decenni di pace e crescita … Una revisione dei trattati è assolutamente auspicabile, è ancora aperta la ferita della mancata approvazione della Costituzione Europea, se questa revisione porterà ad una Unione federale sarà la Storia a deciderlo, io mi permetto di dire che “la via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà!”>>
Arcangelo Merella: <<L’Europa deve essere ed essere percepita come un'unica grande nazione con un suo sistema di difesa interno ed esterno,una Corte dei diritti che sappia intervenire a difesa delle aberrazioni nel settore della Giustizia, che pretenda e sia a protezione della correttezza e della efficienza della pubblica amministrazione, contro ogni corruttela e sopruso, che sappia fornire tutela alle imprese capaci e non soggiacere ai potentati economici di Stati più forti, di avere una politica monetaria che difenda il potere d'acquisto dei salari e si batta contro precarietà, povertà ed emarginazione>>.
Luca Pirondini: <<L’Ue può e deve riformarsi: è nell’interesse di tutti. E lo deve fare ponendo al centro delle proprie politiche il cittadino e i suoi bisogni, in un crescendo dal basso verso l’alto e con un coordinamento di tutte le proprie politiche ... E’ necessario un rilancio di ideali e di valori civili, compresi quelli del Manifesto di Ventotene, per riavvicinare i cittadini anche alla stessa idea di Europa: questo sarà certamente un mio impegno>>.
Marika Cassimatis: <<Le soluzioni sono quelle di una rinegoziazione dei Trattati, il ripristino della sovranità monetaria nazionale, un riallineamento dei poteri economici e politici fra gli stati membri, una maggiore efficienza contrattuale dell’Italia … Ritengo che l’attuale situazione non sia più sostenibile, la Brexit e la situazione della Grecia e dell’Italia sono situazioni esemplificative. L’Europa di Stati nazionali che cooperano per lo sviluppo reciproco è un’idea che può ancora avere un senso>>.
Marco Mori: <<L'Unione Europea è un'oscena dittatura finanziaria che difende la stabilità dei prezzi prima di pace e benessere (artt. 127 tfue e 3 tue). Ventotene l'opera di tre idioti che teorizzavano l'uso della violenza per imporre ai popoli le "giuste decisioni" … L'UE, va certamente spazzata via, i suoi promotori processati ai sensi del codice penale vigente>>.
Cinzia Ronzitti: <<Non condivido affatto il vostro giudizio positivo sull' UE. Questa UE fa unicamente gli interessi di padroni e banchieri, e dei loro rappresentanti politici. Al contrario, gli interessi delle masse proletarie sono esclusi dalle politiche europee, e questo è ben dimostrato da tutte le linee guida adottate da questa UE in tema di lavoro ... non c' è nulla da difendere di questa UE, ben venga se i cittadini genovesi se ne allontanano, perché io e i miei compagni di partito operiamo per abbattere questa UE e per edificarne una di tipo internazionalista e socialista>>.
Paolo Putti: <<E' vero che i fondi europei hanno una enorme rilevanza per le progettazioni, soprattutto per promuovere pianificazioni in aree fragili che necessitano di cambiamenti; è altrettanto vero che l’Europa ha un po’ tradito quell’aspettativa che tanti di noi italiani avevano che potesse riportare al centro dei progetti politici la persona e i sui bisogni, mentre ci sembra che negli ultimi 7 anni sia stata preda degli interessi delle grandi lobbies finanziarie e bancarie i cui interessi ne hanno dettato l’agenda politica>>.
Le risposte dei candidati sindaco sono consultabili integralmente al seguente indirizzo www.europainmovimento.eu
- fine del comunicato -
Contatto stampa: genova@mfe.it | 347.0359693
Domande sull’Europa del Movimento Federalista Europeo ai candidati sindaco per elezioni comunali di Genova.
1) Qual è la sua posizione sull’accoglienza ai migranti?
2) Le città sopravvivono e sviluppano progetti grazie ai fondi europei, e quindi, si può dire, che l’esistenza stessa dell’UE porta benefici anche agli enti locali. Cosa pensa di fare per riavvicinare i cittadini genovesi all’idea di una Europa libera e unita, quella pensata nel Manifesto di Ventotene?
3) E’ favorevole ad attribuire nuove risorse proprie e poteri fiscali all'UE in modo che possa implementare politiche europee di redistribuzione della ricchezza, e di investimenti nei settori della sicurezza, dell’economia e dello sviluppo sostenibile?
4) L’UE sta attraversando una crisi multipla che pone in seria discussione la sua tenuta democratica. A 60 anni dai Trattati di Roma occorre superare l'inerzia attuale. Alcuni propongono di riformare i trattati con un governo federale e un parlamento che lo controlli; altri affermano che l’UE non sia più riformabile e sia meglio tornare nell’alveo dello Stato nazione, l'unico ambito in cui si può dispiegare la sovranità popolare. Qual è il suo pensiero al riguardo?
Le risposte di Gianni Crivello (Lista Crivello, PD, Genova che cambia, A Sinistra)
Le risposte di Luca Pirondini (Movimento 5 Stelle)
Le risposte di Marika Cassimatis (Lista Cassimatis)
Le risposte di Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori)
Le risposte di Marco Mori (Riscossa Italia)
Le risposte di Arcangelo Merella (Ge9sì)
Le risposte di Paolo Putti (Chiamami Genova)