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Europa in Movimento

| Verso un'Europa federale e solidale

Rete La nostra Europa: unita, democratica e solidale

Il fronte europeista è oggi unito per rilanciare il progetto di unità dell’Europa su basi democratiche, sociali e solidali. Per la prima volta contro i nazionalismi riemergenti in Europa si schiera un fronte di centinaia di associazioni e movimenti “radicalmente europeista” che non si accontenta dell'Europa che c'è, ma scende in piazza per chiedere ai governi di cambiare rotta verso un'Europa unita, democratica, solidale e federale.

Si sono svolte in questi mesi numerose riunioni di coordinamento tra tutte le realtà che vogliono lanciare un messaggio europeista contro nazionalismi e austerità cogliendo l’occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma. Realtà diverse, con opinioni differenti su altri temi, ma unite sull’Europa. Ognuna, con le sue sensibilità e capacità di mobilitazione, si è messa al servizio della causa comune: il rilancio del processo di unificazione europeo.

 

Siamo il fronte più ampio e plurale. La scelta di realizzare molti eventi, peraltro tutti collegati e convergenti, discende da questa forza, e ha uno scopo specifico: creare dei contesti in cui ogni realtà sociale possa mostrare la sua vocazione europea.

Così c’è un’iniziativa dei giovani, promossa dagli Young European Federalists alla Camera dei Deputati, con la partecipazione della Vice-presidente della Commissione Europea Mogherini. Ce n’è una degli intellettuali europei che il mese scorso hanno lanciato un appello pubblicato dalle maggiori testate europee, cui parteciperanno il Primo Ministro estone Ratas, gli ex premier Amato, Letta e Monti e molte altre personalità della cultura e della politica. C’è la coalizione “Cambiamo rotta all’Europa” promossa dai Movimenti Europei in vari paesi dove una moltitudine di associazioni della società civile esprimono il proprio sostegno all’Europa. Ci sono le proiezioni europeiste sul Colosseo promosse dal Movimento Federalista Europeo. C’è la Convenzione del Gruppo Spinelli e dell’UEF dove presenzieranno parlamentari europei e personalità della cultura e della politica, come Guy Verhofstadt e Emma Bonino. C'è il Forum della grande coalizione La “Nostra Europa” alla Sapienza, con più di trenta iniziative a cui interverranno leader sociali e sindacali italiani ed europei insieme, tra gli altri, il primo ministro greco Alexis Tsipras, la ministra greca del lavoro e la leader dei Verdi Europei Ska Keller. Ciascuna di queste iniziative coinvolge un pezzo di realtà politica e sociale europea nel modo più efficace. Non è una cacofonia di voci, e nemmeno un unico solista, ma un’orchestra di tanti strumenti che suonano la stessa musica.

Ci saranno due grandi cortei che si uniranno, testimonianza della nostra unità di intenti: la “Marcia per l’Europa” che partirà da Piazza Bocca della Verità è promossa dall’Unione Europea dei Federalisti, dal Movimento Europeo, dalla Gioventù Federalista Europea e da una vasta alleanza di associazioni europeiste. Il corteo “La nostra Europa: unita democratica solidale” partirà da Piazza Vittorio ed è organizzato da un’ampia rete sociale, sindacale, e di forze politiche - più di cento organizzazioni - di cui fanno parte anche alcune associazioni che partecipano alla “Marcia per l’Europa”. Entrambe confluiranno al Colosseo a simboleggiare insieme il motto e il percorso dell’Unione “uniti nella diversità”. Il primo corteo vedrà la presenza di grandi personalità della politica, di moltissimi parlamentari europei, Gonfaloni degli enti locali, associazioni e cittadini. Il secondo si caratterizzerà per la presenza sociale (donne, studenti, associazioni, contadini), dei sindacati (Cgil,Cisl, Uil, Cobas, Fiom), di un grande spezzone migrante "Libertà di movimento" e di forze politiche della sinistra, ecologiste e progressiste europee. Ognuno avrà una serie di discorsi nella piazza iniziale, per dare spazio e visibilità alle molte realtà che si sono mobilitate, e alcuni interventi comuni al Colosseo di fronte a migliaia di cittadine e cittadini. Nello stesso tempo altre manifestazioni europeiste si svolgono in altre città d’Europa. Divisi sono invece i nazionalisti! Con i cortei dell’estrema destra e degli anti-europeisti antagonisti, portatori di una visione rivolta al passato che non consente di affrontare e risolvere i problemi, ma mette in crisi i nostri valori condivisi. Le frontiere non proteggono, le frontiere imprigionano: questo crediamo e per questo ci battiamo.

Gli europeisti da Roma, tutti insieme, lanciano un forte messaggio di unità. Alle élite politiche europee ricordiamo che la maggioranza degli europei crede ancora nell’integrazione ed esige che venga portata avanti con forza e rapidità, abbandonando le politiche di austerità che producono povertà, disagio e frustrazione sociale. Ai media chiediamo di non correre dietro alle minoranze urlanti, chiassose e magari violente, ma alla maggioranza pacifica che cerca di costruire il futuro. Basta parlare solo del nazionalismo emergente, che le elezioni in Austria e Olanda hanno smentito. Anche perché l’Eurobarometro mostra che la maggioranza dei cittadini europei vuole un’Europa più forte sul terreno della solidarietà e dell’accoglienza, della giustizia sociale, di un’economia sostenibile, della politica estera e della sicurezza esterna e interna.

Ai cittadini europei, che negli ultimi anni hanno creato spontaneamente in vari Paesi moltissime associazioni europeiste, ciascuna delle quali ha poi aderito alla mobilitazione di Roma, diciamo grazie, e li invitiamo a considerare quella di Roma come una prima tappa della nostra mobilitazione, e del percorso volto a creare a livello europeo un efficace coordinamento di tutte le forze in campo per l’Europa, proprio come avvenuto a Roma! Perché, come si chiude il Manifesto di Ventotene, “La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà!”

 

Giorgio Anselmi (Movimento Federalista Europeo, Promotore “Marcia per l’Europa”)

Raffaella Bolini (ARCI, gruppo di coordinamento coalizione “La nostra Europa: unita democratica solidale”)

Roberto Castaldi (Promotore Appello intellettuali europei)

Pier Virgilio Dastoli (Consiglio Italiano del Movimento Europeo, portavoce della coalizione “Cambiamo rotta all’Europa”)

Giulio Saputo (Gioventù Federalista Europea)

Il fronte europeista è oggi unito per rilanciare il progetto di unità dell’Europa su basi democratiche, sociali e solidali. Per la prima volta contro i nazionalismi riemergenti in Europa si schiera un fronte di centinaia di associazioni e movimenti “radicalmente europeista” che non si accontenta dell'Europa che c'è, ma scende in piazza per chiedere ai governi di cambiare rotta verso un'Europa unita, democratica, solidale e federale.

Si sono svolte in questi mesi numerose riunioni di coordinamento tra tutte le realtà che vogliono lanciare un messaggio europeista contro nazionalismi e austerità cogliendo l’occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma. Realtà diverse, con opinioni differenti su altri temi, ma unite sull’Europa. Ognuna, con le sue sensibilità e capacità di mobilitazione, si è messa al servizio della causa comune: il rilancio del processo di unificazione europeo.

Siamo il fronte più ampio e plurale. La scelta di realizzare molti eventi, peraltro tutti collegati e convergenti, discende da questa forza, e ha uno scopo specifico: creare dei contesti in cui ogni realtà sociale possa mostrare la sua vocazione europea.

Così c’è un’iniziativa dei giovani, promossa dagli Young European Federalists alla Camera dei Deputati, con la partecipazione della Vice-presidente della Commissione Europea Mogherini. Ce n’è una degli intellettuali europei che il mese scorso hanno lanciato un appello pubblicato dalle maggiori testate europee, cui parteciperanno il Primo Ministro estone Ratas, gli ex premier Amato, Letta e Monti e molte altre personalità della cultura e della politica. C’è la coalizione “Cambiamo rotta all’Europa” promossa dai Movimenti Europei in vari paesi dove una moltitudine di associazioni della società civile esprimono il proprio sostegno all’Europa. Ci sono le proiezioni europeiste sul Colosseo promosse dal Movimento Federalista Europeo. C’è la Convenzione del Gruppo Spinelli e dell’UEF dove presenzieranno parlamentari europei e personalità della cultura e della politica, come Guy Verhofstadt e Emma Bonino. C'è il Forum della grande coalizione La “Nostra Europa” alla Sapienza, con più di trenta iniziative a cui interverranno leader sociali e sindacali italiani ed europei insieme, tra gli altri, il primo ministro greco Alexis Tsipras, la ministra greca del lavoro e la leader dei Verdi Europei Ska Keller. Ciascuna di queste iniziative coinvolge un pezzo di realtà politica e sociale europea nel modo più efficace. Non è una cacofonia di voci, e nemmeno un unico solista, ma un’orchestra di tanti strumenti che suonano la stessa musica.

Ci saranno due grandi cortei che si uniranno, testimonianza della nostra unità di intenti: la “Marcia per l’Europa” che partirà da Piazza Bocca della Verità è promossa dall’Unione Europea dei Federalisti, dal Movimento Europeo, dalla Gioventù Federalista Europea e da una vasta alleanza di associazioni europeiste. Il corteo “La nostra Europa: unita democratica solidale” partirà da Piazza Vittorio ed è organizzato da un’ampia rete sociale, sindacale, e di forze politiche - più di cento organizzazioni - di cui fanno parte anche alcune associazioni che partecipano alla “Marcia per l’Europa”. Entrambe confluiranno al Colosseo a simboleggiare insieme il motto e il percorso dell’Unione “uniti nella diversità”. Il primo corteo vedrà la presenza di grandi personalità della politica, di moltissimi parlamentari europei, Gonfaloni degli enti locali, associazioni e cittadini. Il secondo si caratterizzerà per la presenza sociale (donne, studenti, associazioni, contadini), dei sindacati (Cgil,Cisl, Uil, Cobas, Fiom), di un grande spezzone migrante "Libertà di movimento" e di forze politiche della sinistra, ecologiste e progressiste europee. Ognuno avrà una serie di discorsi nella piazza iniziale, per dare spazio e visibilità alle molte realtà che si sono mobilitate, e alcuni interventi comuni al Colosseo di fronte a migliaia di cittadine e cittadini. Nello stesso tempo altre manifestazioni europeiste si svolgono in altre città d’Europa. Divisi sono invece i nazionalisti! Con i cortei dell’estrema destra e degli anti-europeisti antagonisti, portatori di una visione rivolta al passato che non consente di affrontare e risolvere i problemi, ma mette in crisi i nostri valori condivisi. Le frontiere non proteggono, le frontiere imprigionano: questo crediamo e per questo ci battiamo.

Gli europeisti da Roma, tutti insieme, lanciano un forte messaggio di unità. Alle élite politiche europee ricordiamo che la maggioranza degli europei crede ancora nell’integrazione ed esige che venga portata avanti con forza e rapidità, abbandonando le politiche di austerità che producono povertà, disagio e frustrazione sociale. Ai media chiediamo di non correre dietro alle minoranze urlanti, chiassose e magari violente, ma alla maggioranza pacifica che cerca di costruire il futuro. Basta parlare solo del nazionalismo emergente, che le elezioni in Austria e Olanda hanno smentito. Anche perché l’Eurobarometro mostra che la maggioranza dei cittadini europei vuole un’Europa più forte sul terreno della solidarietà e dell’accoglienza, della giustizia sociale, di un’economia sostenibile, della politica estera e della sicurezza esterna e interna.

Ai cittadini europei, che negli ultimi anni hanno creato spontaneamente in vari Paesi moltissime associazioni europeiste, ciascuna delle quali ha poi aderito alla mobilitazione di Roma, diciamo grazie, e li invitiamo a considerare quella di Roma come una prima tappa della nostra mobilitazione, e del percorso volto a creare a livello europeo un efficace coordinamento di tutte le forze in campo per l’Europa, proprio come avvenuto a Roma! Perché, come si chiude il Manifesto di Ventotene, “La via da percorrere non è facile né sicura, ma deve essere percorsa e lo sarà!”

Giorgio Anselmi (Movimento Federalista Europeo, Promotore “Marcia per l’Europa”)

Raffaella Bolini (ARCI, gruppo di coordinamento coalizione “La nostra Europa: unita democratica solidale”)

Roberto Castaldi (Promotore Appello intellettuali europei)

Pier Virgilio Dastoli (Consiglio Italiano del Movimento Europeo, portavoce della coalizione “Cambiamo rotta all’Europa”)

Giulio Saputo (Gioventù Federalista Europea)

Autore
Nicola Vallinoto
Author: Nicola Vallinoto
Bio
Informatico, federalista ed altermondialista. Ha curato con Simone Vannuccini il volume collettivo “Europa 2.0 prospettive ed evoluzioni del sogno europeo” edito da ombre corte nel 2010. Ha ideato e promosso l'International Democracy Watch con Lucio Levi e Giovanni Finizio con i quali ha pubblicato il primo rapporto "The democratization of international organizations. First international democracy report", Routledge, 2014. Ha pubblicato "Le parole di Porto Alegre" ed "Europa anno zero", Frili Editori 2002.
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