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Europa in Movimento

| Verso un'Europa federale e solidale

La partecipazione della Gfe alla manifestazione di Como contro il fascismo del 9 dicembre

Lo scorso 9 dicembre i giovani federalisti Europei hanno partecipato con i propri simboli ed accompagnati dai propri valori, alla manifestazione, tenutasi a Como, indetta a seguito degli atteggiamenti di natura fascista, perpetrati da un gruppo di uomini in giacchetta nera ai danni dell’associazione “Como senza frontiere”. L'iniziativa ha voluto sottolineare con fermezza e senza alcuna esitazione che il fascismo e le sue pseudo-imitazioni, prive di contenuto e reale sostanza, non troveranno mai più spazio all’interno delle società democratiche europee.

Un messaggio che necessita urgentemente di essere allargato all'intera collettività, onde evitare gli errori del secolo scorso.

Qualcosa di pericoloso si sta muovendo e insinuando all’interno dei confini europei: basti pensare ai sconvolgenti eventi organizzati a Varsavia qualche settimana fa e a quanto accaduto in Italia davanti alla sede de “L’Espresso”.

L’indifferenza, come qualcuno con poca memoria storica si azzarda a sentenziare come soluzione, non è chiaramente ammissibile, e a maggiore ragione in un continente come il nostro che ha conosciuto dal vivo e sulla propria pelle i mali causati dal nazi-fascismo.

La democrazia non parrebbe essere in pericolo come non lo sembrava negli anni antecedenti la seconda guerra mondiale. Continuare a ripercorrere esattamente gli stessi errori del passato, sottovalutando gli espliciti segnali che portano una chiara firma, non è però concepibile. È arrivato il momento di porre le basi per una rivoluzione culturale pan-europea, che sradichi definitivamente la pericolosa ideologia fascista.

Alla luce dei fatti, bisogna chiedersi come mai questi movimenti nascano, ma soprattutto come riescano, più di quanto dovuto, ad accrescere consensi, nonostante la storia passata già una volta gli abbia dato torto in maniera – pareva - irreversibile.

La risposta è alquanto immediata: fascismi e pseudo-fascismi si nutrono della disperazione altrui, porgendo a quest’ultimi soluzioni semplici a dilemmi complessi, per lo più creando ed identificando la causa dei loro problemi sulle spalle di altri soggetti con l’obbiettivo finale di trovare un capro espiatorio, che si può riassumere nella discriminazione nei confronti del diverso.

In attesa di misure volte ad arginare questi batteri sociali da chi di dovere la società civile dovrà far sentire la propria voce come avvenuto a Como e come lo sarà sicuramente altrove. E il Movimento Federalista Europeo, nato durante il fascismo come risposta alle guerre e ai nazionalismi, sarà sempre in prima fila per affermare la necessità di una Europa libera e unita.

“Il fascismo per me non può essere considerato una fede politica. Sembra assurdo quello che dico, ma è così: il fascismo a mio avviso è l'antitesi delle fedi politiche, il fascismo è in contrasto con le vere fedi politiche. Non si può parlare di fede politica parlando del fascismo, perché il fascismo opprimeva tutti coloro che non la pensavano come lui.” Ci ricorda Sandro Pertini.

Autore
Aziz Sawadogo
Author: Aziz Sawadogo
Bio
Studente universitario. Segretario della Gfe sezione di Sondrio.
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